Il 23 febbraio 2018, presso l’Aula B14 della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione dell’Università Sapienza di Roma, ha avuto luogo il quinto incontro del progetto Spazio, esistenza, materia.
FEMME. Per una ricerca sulla specificità – eventuale – dell’arte al femminile
curato dall’artista Veronica Montanino e dalla storica dell’arte Anna Maria Panzera.
L’incontro, intitolato #5 – Estetica ed esistenza, introdotto e moderato da Maria Giovanna Musso, docente di Sociologia del Mutamento, della Creatività e dell’Arte, è stato promosso dal MAAM (Museo dell’Altro e dell’Altrove), da FEMM(E), dal DiSSE (Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche) e dalla Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione della Sapienza.
La Ricerca sulla specificità (eventuale) dell’arte al femminile, iniziata nel 2016, è scaturita da un’idea di Anna Maria Panzera, Veronica Montanino e Giorgio de Finis, ed è arrivata al suo quinto appuntamento. Oltre all’intento di “mappare” le artiste presenti a Roma, la ricerca si pone come obiettivo ben più ambizioso quello di comprendere in cosa consista l’eventuale specificità femminile nell’arte (eventuale, appunto, perché oggetto della ricerca) e in che modo il rapporto fra donne e arte si sia modificato nel tempo.
Le opere di Suzanne Santoro e Elisabetta Di Sopra, commentate dalle autrici, hanno mostrato come la continua ritematizzazione del rapporto fra estetica ed esistenza sia stata – e rimanga tuttora – uno dei principali epicentri da cui si originano i cambiamenti radicali prodotti nella pratica e nella riflessività artistica. A questi hanno contribuito in grande misura, oltre alle Avanguardie storiche e ad alcune correnti artistiche della seconda metà del ‘900, anche l’opera delle artiste che dagli anni ’70 in poi, in concomitanza con l’affermarsi delle istanze femministe, hanno celebrato il vissuto e il corpo come strumenti del linguaggio artistico.
Quali nuove traiettorie e frontiere concettuali, estetiche e politiche si originano da quei cambiamenti e come si riconfigura il rapporto tra arte e vita, tra donne e arte nella contemporaneità? É quello cui cercheranno di dare risposta gli interventi di Maria Giovanna Musso e di Michela Becchis.
Con questo incontro si è voluto interrogare la pratica e la riflessività artistica e curatoriale non solo intorno alle questioni estetiche e sociali collegate al genere ma anche in relazione a un più ampio ripensamento del femminile nell’arte come base per una nuova visione antropologica, esistenziale e psichica. Questo aspetto sarà affrontato soprattutto dagli interventi di Veronica Montanino, Anna Maria Panzera e dallo psichiatra Giovanni Del Missier.
Sono interventi, insieme a Maria Giovanna Musso e alle curatrici:
Michela Becchis (Storica dell’Arte)
Giovanni Del Missier (Psichiatra e Psicoterapeuta)
Elisabetta Di Sopra (artista)
Suzanne Santoro (artista)
Qui i video dell’incontro: